Proseguiamo con le nostre passeggiate alla scoperta del territorio #daiColliall’Adige per raggiungere il Monte della Madonna, nel comune di Teolo, e l’Antica Chiesa di Sant’Antonio Abate, costruita sui resti di un antico monastero.
L’edificio sacro sorge accanto a una grotta naturale – dove, secondo la tradizione, tra l’VIII e il IX secolo vi abitò Santa Felicita – al cui interno si trova una delle sorgenti d’acqua più elevate dei Colli Euganei.
Nel luogo in cui sorge oggi la Chiesa, pare vi fosse un primo monastero maschile abitato dai benedettini risale già nel Duecento, mentre nel 1405 il cenobio risulta disabitato e in rovina e diventa una dipendenza dell’abbazia di Santa Giustina di Padova: a testimonianza di questo periodo restano gli stemmi scolpiti nella pietra sul timpano del portale d’ingresso: una corona regale su cui si erge la croce, tra un ramo di palma (simbolo del martirio di S. Giustina) e un ramo di ulivo (simbolo di pace). Nel XVII secolo il cenobio passa alle dipendenze dell’abbazia di Praglia, fino all’editto napoleonico che ne sancisce la soppressione. Dell’antico monastero rimane oggi solo un muro perimetrale e la chiesa con l’alto campanile.
Anche l’ambiente naturale circostante è degno di nota: l’area è, infatti, caratterizzata da una straordinaria varietà botanica favorita dal microclima di questa zona e, dal bosco di castagno, emergono aree rocciose, alcune delle quali esposte al sole, in cui è possibile trovare il fico d’india nano, originario degli altipiani rocciosi dell’America centrale. Da una di queste aree rocciose – conosciuta come Salto della volpe – si può godere di una bellissima vista sui Colli Euganei centrali.
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste
L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo