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Lozzo Atesino

Con le nostre passeggiate #daiColliall’Adige, torniamo oggi sui #ColliEuganei e in particolare nel comune di Lozzo Atestino, sul versante meridionale dei Colli al confine con la provincia di Vicenza, per incamminarci lungo il sentiero che conduce alla cima del monte Lozzo che sorge più isolato rispetto al resto del complesso collinare.

 

Prima di incamminarci lungo il sentiero, facciamo però, una sosta per visitare la grande chiesa di Lozzodedicata ai Santi Leone e Carpoforo. La chiesa, che sorge su una piccola altura e fu edificata nella seconda metà dell’800 su progetto di Giuseppe Riccoboni, si presenta con un grande pronao sorretto da possenti colonne e una scalinata monumentale in perfetto stile neoclassico.

 

Raggiungiamo, invece, l’inizio del sentiero numero 5 che sorprende subito con una splendida veduta panoramica, per poi proseguire verso un piccolo sentiero dove è possibile osservare quelle che furono durante il secondo conflitto mondiale delle postazioni militari: enormi buche scavate nella trachite utilizzate per sorvegliare meglio il monte Lozzo.

 

Il sentiero che attraversa la parte superiore del monte Lozzo è ricoperto da una rigogliosa vegetazione; il fondo è calcareo con la presenza di selci rosse nella roccia e, superato un grosso albero di castagno e la veduta sui colli Berici, il paesaggio è dominato da querce e carpini con sottobosco formato da pungitopo e noccioli.

 

Dopo una curva che porta direttamente al canale Bisatto, dove sono situate altre postazioni militari, si raggiunge la località “cà Matta”, dove è possibile ammirare un altro panorama spettacolare che abbraccia colli Berici, monte Lovertino, monte della Madonna, monte Grande, monte Vendevolo e monte Venda.

 

Riprendendo il sentiero pianeggiante a destra, si giunge all’interno del bosco fino ad arrivare all’incrocio con tre sentieri, uno dei quali conduce alla cima del monte dove si trova un sacello dedicato a San Giuseppe.


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste

 

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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