La leggenda racconta che in questo piccolo oratorio del cuore della Bassa Padovana, fosse un tempo conservato un un crocefisso completamente d’oro, che venne trafugato da Napoleone e che oggi è conservato al Museo del Louvre di Parigi…ma si tratta, appunto, di una leggenda!
La storia invece ci dice che l’Oratorio risale al Cinquecento, in origine apparteneva alla Confraternita dei Disciplinati, mentre successivamente passò a quella dei “Battù”, così chiamati perché partecipavano alle processioni religiose flagellandosi con verghe ferree: il Cristo d’Oro, appellativo con il quale è oggi conosciuto, fa probabilmente riferimento alla preziosa croce esposta all’interno della chiesetta che veniva portata in processione.
La struttura è arricchita da bugnato cinquecentesco agli angoli dell’edificio, mentre la facciata è resa leggera da aperture che ne accolgono la luce. La finestra semicircolare all’ingresso e il timpano classicheggiante che ne domina la facciata, danno all’oratorio una certa eleganza.
Dell’antico passato rimangono le belle acquasantiere, la fonte battesimale in marmo verde Veronese.
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