L’antica Abbazia di Santo Stefano a Due Carrare fu fondata nel 1027 da Litolfo da Carrara, antico progenitore della futura Signoria che governò su Padova lungo tutto il XIV secolo, e divenne poi mausoleo dei Carraresi, Signori di Padova, che qui si facevano seppellire.
Il complesso divenne uno dei più importanti centri monastici nel corso del XIII secolo, fu depredato dai Veneziani nel 1406 e, in seguito, la chiesa con i suoi beni vennero ceduti alla città murata di Cittadella.
Del complesso originario, demolito nella seconda metà del XVIII secolo, rimangono oggi solo la chiesa, in stile romanico, con un bellissimo rosone sulla facciata ottocentesca ristrutturata dal famoso architetto Camillo Boito (1836-1914), il campanile, decorato sulla torre con ceramiche policrome uniche nel loro genere in Veneto, l’antico cimitero, la canonica, la casa del sacrestano e una vera da pozzo dell’Istria.
Davanti all’altare maggiore è conservato un mosaico circolare del 900 d.C. Notevole, inoltre, la Pietà in terracotta policroma che lo scultore padovano Andrea Briosco – detto il Riccio – avrebbe realizzato agli inizi del Cinquecento.
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