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Villa Correr

Riprendiamo il viaggio #daiColliall’Adige per arrivare oggi a Casale di Scodosia per scoprire un vero e proprio gioiello di questi territori: la bellissima Villa Correr.

 

Villa Correr fu costruita verso la fine del ‘600 come dimora estiva dell’omonima, nobile famiglia veneziana, che qui possedeva più di trecento ettari di terreno, ma l’aspetto attuale è frutto di successivi interventi realizzati a metà dell’Ottocento da successivi proprietari. Dopo alcuni passaggi di proprietà (Correr, Donà, Dalla Francesca) la villa divenne nel 1980 proprietà del Comune di Casale di Scodosia che da alcuni anni vi organizza eventi e manifestazioni culturali ed enogastronomiche.

 

Costruita con materiali recuperati dalla precedente abitazione rustica del 1500, mantiene ancora immutato il suo ricco giardino, le decorazioni su intonaco in terra naturale e le finestre a medaglioni di Murano. Un atto notarile risalente al 1857 attesta che la villa fu venduta dai Correr ad Antonio Ferrari, il quale compì molteplici modifiche all’abitazione e alle proprie adiacenze, trasformandola da villa domenicale estiva a maestosa casa colonica.

 

Di fronte alla villa si apre un grande giardino settecentesco con un’aiuola ellittica nel mezzo. La struttura dello stabile rispecchia gli antichi moduli rurali: un esempio ne sono i camini sporgenti che caratterizzano la facciata posteriore. A pianta rettangolare, si eleva per quattro piani e presenta un lungo prospetto principale, impaginato su diciassette assi forometrici e abbellito dai pinnacoli ornamentali, a forma di piccoli obelischi, posti in copertura.

 

Il piano terra era destinato alle abitazioni degli addetti ai lavori di giardinaggio, scuderia, manutenzione ma anche alle cucine. Il mezzanino era il luogo per il deposito di masserizie oltre ad essere l’abitazione della servitù: maggiordomo e camerieri. Il piano nobile era abitato dai proprietari e dagli ospiti e prevedeva perfino una cappellina privata per la preghiera. Il sottotetto, creato solo in un secondo momento, era utilizzato come granaio. La villa si prolunga verso est con altre strutture come le stalle, le scuderie, i granai. Sono inoltre presenti portici e seccatoi per tabacchi. Dinanzi a questo complesso edilizio si apre un enorme cortile pavimentato con pietre di trachite di forma rettangolare e un grande prato con piccoli arbusti e piante di tamerici. Il retro della villa è occupato da un ampio parco che ospita, invece, diverse piante secolari. Sono, inoltre, presenti un rifugio antiaereo, costruito agli inizi della seconda guerra mondiale, e un’antica ghiacciaia seminterrata.


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste

 

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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