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Pechéte più che raddoppiato rispetto al pre-Covid: nella stagione 2021-22 quasi 1400 studenti, 69 classi, 20 istituti coinvolti

A Palazzo Valentinelli a Villa Estense la conferenza stampa di presentazione dei progetti realizzati dagli studenti e dei risultati della stagione 2021-22.

Dopo la pausa Covid il progetto Pechéte conferma il suo successo: nella stagione 2021-22 ha coinvolto quasi 1400 studenti distribuiti in 69 classi di ben 20 istituti del territorio.  Un format, tra i primi in Italia per il turismo rurale, pronto ad accogliere scolaresche da tutto il Paese 

Nei primi anni del Novecento un bambino della Grompa (località di Villa Estense) correva a piedi nudi nella valle sfuggendo al controllo della madre che riusciva a rintracciarlo grazie alle piccole orme che lasciava sul fango e che gli valsero il soprannome di “Pechéte”. Pechéte non voleva andare a scuola, preferendo girovagare e giocare con gli amici. Mai avrebbe immaginato che cento anni dopo la sua leggenda sarebbe diventata un progetto didattico per le scuole.

E per la stagione 2021-22 Pechéte ha incassato un vero e proprio successo. I numeri del programma di turismo didattico esperienziale sull’identità locale del territorio rurale del GAL Patavino ha visto più che raddoppiati i risultati rispetto all’ultima stagione pre-Covid quella del 2018-19. 

Sono stati infatti quasi 1400 quest’anno i ragazzi coinvolti nei diversi progetti di Pechéte, più del doppio rispetto ai poco più di 600 dell’ultima stagione prima della Pandemia. Altrettanto si può dire per le classi (35 contro 69 tra 2018-19 e 2021-22). L’incremento invece degli istituti coinvolti testimonia un progresso costante che ha visto nel passato il coinvolgimento di 15 istituti contro gli attuali 20.

Proprio da questa stagione 2021-22 il progetto ha visto la collaborazione di due comuni: Villa Estense, capofila di 11 comuni del territorio per lo sviluppo del tema legato alle risorse turistiche religiose, e Este, che a sua volta è capofila di 13 comuni, per la valorizzazione delle risorse archeologiche.

La performance estremamente positiva del 2021-22 testimonia non solo la rinnovata attenzione e l’impegno di tutti gli stakeholder del progetto (Comuni, istituti Scolastici, GAL Patavino e, non ultimi, i ragazzi) ma anche la rinnovata voglia di scoprire e valorizzare un patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico di grandissima ricchezza e profondità.

Il format, tra i primi in Italia per il turismo rurale, conferma la propria capacità di allargare i propri confini e si prepara, anche grazie ai risultati di un anno difficile e pure di grande crescita con il 2021-22, ad accogliere scolaresche da tutto il territorio nazionale per intraprendere insieme un percorso di scoperta dei tesori nascosti dell’area che va #daiColliallAdige. 

Attraverso percorsi esperienziali, laboratori e visite guidate i ragazzi si potranno cimentare nella realizzazione di micro-clip audio-video, nella mappatura dei luoghi, nella creazione di contenuti per le visite virtuali del territorio in digitale, fino al confronto vero e proprio con un pubblico di turisti in qualità di guide esperte. 

Una serie di strumenti, unici per un progetto di turismo rurale, che associano un sito web dedicato ai percorsi sull’app internazionale izi.Travel, laboratori di videomaking e molto altro ancora.

Sono 3 i temi che i ragazzi affrontano durante il loro percorso in Pechéte: quello delle Antiche Vie della Fede, che permette loro di scoprire e riscoprire i tesori dell’arte religiosa, quello archeologico alla ricerca dei resti degli Antichi Veneti, celebri allevatori di cavalli, e quello che fin dal principio ha caratterizzato Pechéte: l’identità rurale di quest’area bella e spesso sconosciuta. Ed in fine, quest’anno per la prima volta i percorsi della Bonifica.

«Con Pechéte» dichiara il presidente del GAL Patavino Federico Miotto «il GAL ha puntato a sviluppare un’offerta di turismo scolastico, un prodotto riservato a un target scuole/famiglie che può essere fruito da altre scuole del territorio Veneto ma anche da altre regioni. Le radici, l’identità del territorio e le nostre peculiarità sono state organizzate in un’esperienza da promuovere presso le nuove generazioni in modo innovativo e unico nel panorama delle aree rurali italiane».

«Pechéte, di cui nel 2022 festeggiamo i dieci anni di storia» spiega il sindaco di Villa Estense Paolo Oppio «è un investimento senza precedenti sul territorio. Un progetto che ha avuto come scopo principale quello di far acquisire agli alunni la passione per la promozione del territorio e incoraggiando così la salvaguardia del proprio patrimonio naturalistico, artistico e culturale. Un progetto di cui siamo orgogliosi capo fila ed i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti».

«La sinergia e la collaborazione attiva tra Enti, Associazioni e Istituzioni del territorio ci permette di promuovere il turismo per tutte le età» dichiara il vicesindaco di Este e assessore al Turismo Simonetta Spigolon «I bambini e i ragazzi delle scuole di Este e degli altri Comuni che hanno preso parte all’iniziativa hanno avuto l’opportunità di vivere in prima persona un progetto entusiasmante, che li ha messi a diretto contatto con la storia di Este e degli Antichi Veneti, unendo la conoscenza del passato alla modernità e al divertimento dell’utilizzo delle nuove tecnologie e creando in loro un bagaglio culturale unico che potranno applicare anche in futuro. Pechéte, a piccoli passi, permette di valorizzare il nostro importantissimo patrimonio culturale, storico, architettonico e paesaggistico, coinvolgendo le nuove generazioni per costruire una narrazione condivisa dell’identità dei luoghi che abitiamo». 

«Raccontare i luoghi di interesse turistico con la consapevolezza di dare un contributo attivo e concreto alla sua promozione, ha dato un valore aggiunto al lavoro degli studenti» aggiunge Luciana Permunian vicaria dell’istituto comprensivo di Villa Estense «Essere testimoni e promotori dei beni storici, culturali e ambientali da trasmettere anche alle generazioni future, ha assegnato loro una sorta di responsabilità aumentata. I passi di Pechéte lasciano tracce visibili e percorribili da un numero sempre maggiore di persone all’insegna del motto che ben rappresenta lo spirito che anima il progetto, nel nome di una conoscenza che diventa identità: “So chi sono perché so dove sono”».

«Abbiamo consolidato» conclude il direttore del GAL Patavino Giusy Botti «un metodo di coinvolgimento, tipico del GAL, invitando le scuole ad aderire e ad accogliere percorsi di informazione e conoscenza dove i ragazzi diventano i primi promotori delle risorse del territorio. Un’opportunità che sarà rinnovata anche nei prossimi anni, in una prospettiva più inclusiva e rivolta al sociale». 

 

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