Vo’ Vecchio faceva, un tempo, parte delle vaste proprietà dei nobili veneziani Contarini che vi avevano eretto verso la fine del Cinquecento una villa – che ripropone, infatti, l’immagine raffinata del palazzo veneziano, a pianta quadrata tripartita con saloni centrali sovrapposti – con case per i coloni e annessi.
Risale, invece, all’Ottocento la meravigliosa scala a mezzo bovolo realizzata dalla famiglia Giovanelli Venier che era divenuta, nel frattempo, proprietaria dell’edificio.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Villa venne requisita e utilizzata come campo di concentramento dai nazisti, che vi rinchiusero donne, uomini e bambini prima di deportarli nei lager. Una lapide affissa al palazzo ci ricorda questa pagina buia della nostra storia.
La Villa, che dopo essere stata acquistata e restaurata dal Comune di Vo’, ospita oggi il Museo del Paesaggio e, al piano terra, il Luogo della Memoria della Shoah, ci aprirà le sue porte sabato 26 ottobre in occasione del nuovo tour del ciclo “Passaggi Rurali”.
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