Al fine di garantire la transizione tra due periodi di programmazione pluriennale dello sviluppo rurale, 2014-2020 e 2021-2027, l’UE ha emanato il regolamento 2020/2220 che stabilisce le norme transitorie del periodo, anticipando alcune risorse del FEASR (Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale) da impegnare entro il 2022, secondo le regole della programmazione in corso.
Come da cronoprogramma, quindi, nei prossimi mesi il GAL Patavino pubblicherà quattro nuovi bandi relativi a interventi per: attività di informazione e promozione sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari; creazione e sviluppo di attività extra-agricole nelle aree rurali (destinatarie le PMI); realizzazione di infrastrutture per lo sviluppo del turismo sostenibile; recupero e riqualificazione del patrimonio architettonico.
Seguirà la pubblicazione di un ulteriore bando relativo a investimenti strutturali e dotazionali per migliorare le prestazioni e la sostenibilità delle aziende agricole
La pianificazione delle risorse è il risultato della fase di ascolto del territorio, attivata nei mesi scorsi. Soci e comuni dell’area hanno ricevuto la scheda di ricognizione, comprensiva sia degli aspetti utili per una pianificazione a breve termine, sia degli ambiti funzionali alla programmazione 2023-2027, come l’ambito sociale e la transizione ecologica.
“Il GAL Patavino opera da sempre sul territorio con un approccio basato sulla concertazione e sull’integrazione di fonti diverse di finanziamento, dai fondi europei al PNRR – afferma il presidente Federico Miotto -. La visione orientata ai bisogni delle comunità e il dialogo costante con le associazioni di categoria e il partenariato ci hanno permesso di organizzare le risorse in base alle richieste reali del territorio. Ringrazio l’Autorità di Gestione FEASR della Regione Veneto e AVEPA per la costante collaborazione”.
La fase di ricognizione ha portato alla segnalazione di circa 50 progetti per un investimento potenziale di oltre 30 milioni di euro. I portatori di interesse hanno evidenziato la necessità di potenziare la mobilità lenta, di realizzare infrastrutture per lo sviluppo turistico, recuperare il patrimonio, nonché maggiori investimenti in innovazione per le imprese e transizione ecologica.
“Il lavoro che ci attende – sottolinea il direttore Giuseppina Botti – non è soltanto quello di utilizzare e ottimizzare le risorse, ma anche quello di costruire il nuovo Programma di Sviluppo Locale fino al 2027. Cercheremo di fare sinergia tra le iniziative che stiamo seguendo, come il progetto “Agenda per lo Sviluppo dell’area territoriale dai Colli all’Adige”, sostenuto dalla Camera di Commercio di Padova e dalle Associazioni imprenditoriali del mondo economico padovano, che rappresenta una grande opportunità per il territorio per mettere in atto un vero e proprio piano strategico di sviluppo”.
Maggiori informazioni sono reperibili nella sezione dedicata al Programma di Sviluppo Locale.
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