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Chiesa di Santa Giustina

Torniamo nuovamente nella Bassa Padovana con le nostre Pillole rurali per visitare questa settimana l’antica Chiesa di Santa Giustina a Pernumia, le cui origini risalgono verosimilmente tra il V e il VI secolo, ma che fu ricostruita in stile romanico nel 1150.

 

L’edificio era all’epoca composto da tre navate divise da colonne in mattoni con un campanile di circa 15 metri di altezza, un lato del quale è ancora oggi visibile nella muratura all’altezza della soffitta. La facciata articolata da lesene era inizialmente a occidente ma, essendo nel tempo mutati l’aspetto e la conformazione del paese, nel 1747 iniziarono i lavori per la facciata a levante, che però furono interrotti per mancanza di risorse. Per lo stesso motivo la nuova torre campanaria fu eretta solo tra il 1816 e il 1839, prima comunque del completamento della facciata della chiesa che avvenne tra il 1845 e il 1847.

 

I lavori di rifacimento del pavimento della Chiesa, intrapresi dalla Parrocchia nel 1988, hanno restituito, in maniera del tutto inaspettata, le vestigia dell’antico edificio e al di sotto della pavimentazione si sono rinvenuti, infatti, i resti dell’antica chiesa medievale che misurava 15 metri di larghezza per 30 di lunghezza. Al di sotto della chiesa medioevale è stato, inoltre, messo in luce anche l’edificio più antico, quello risalente al V – VI secolo d.C..

 

Per permettere al pubblico di scoprire questa pieve sotterranea è stato creato un vero e proprio Percorso Museale Archeologico della Chiesa Arcipretale di Santa Giustina che, attraverso una scala accanto all’entrata della chiesa, permette di accedere a un vano dove si trovava l’entrata della chiesa quattrocentesca.

 

La Chiesa di Santa Giustina a Pernumia conserva un pregiato parapetto d’altare in marmo, lavoro del Bonazza, che vi scolpì in rilievo un miracolo di San Vincenzo Ferreri. Dietro l’altare maggiore è possibile ammirare la pala raffigurante il Battesimo di Santa Giustina datato 1595 opera di Polidoro da Porcia, mentre, ai lati del presbiterio, sono raffigurati Gesù e l’adultera di Luca Giordano e la cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso di Bernardo Strozzi.


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste

 

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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