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Anguillara Veneta

Proseguendo il viaggio #daiColliallAdige alla scoperta della Bassa Padovana arriviamo nel Comune di Anguillara Veneta le cui vicende sono state intrecciate, a partire dal 1400, a quelle della Basilica del Santo di Padova.

 

A testimonianza di questa secolare storia resta ancora oggi la Villa Arca del Santo, edificata tra il 1660 e il 1665 nei pressi del ponte del Taglio, una sede dominicale elegante e capiente destinata a dare una sede stabile ai frati che sovrintendevano ai lavori agricoli della tenuta, che comprendeva l’alloggio del fattore di campagna e della sua famiglia ed era dotata di stanze riservate ai Presidenti e ai Padri Conventuali che si recavano in visita ad Anguillara. Annesso alla villa fu eretto un oratorio con sagrestia dedicato a S.Antonio ove tutt’ora, il 13 giugno, si tiene la festa in onore del Santo.

 

Nel corso dei secoli Villa Arca del Santo avrebbe ospitato personaggi illustri: vi pernottarono, infatti, il Santo Barbarigo (21 ottobre 1683) e il cardinale Rezzonico (14 luglio 1747), mentre papa Pio VI vi fece sosta di ritorno da Vienna (20 maggio 1782).

 

Nel lontano 17 giugno 1405 Francesco II da Carrara, quale risarcimento dei debiti contratti per sostenere la guerra contro i Veneziani, aveva ceduto la gastaldia di Anguillara alla Basilica del Santo di Padova con la clausola che i proventi della tenuta venissero utilizzati per le necessità del sacro edificio. I massari laici dell’Arca del Santo – istituzione creata alcuni decenni prima con lo scopo di garantire la manutenzione e l’abbellimento della Basilica – furono allora incaricati della gestione pratica delle terre di Anguillara. Queste terre, che erano in gran parte coperte di acque stagnanti e sfruttate per lo più come valli da canna e da pesca, furono oggetto nel corso dei secoli successivi di progressivi interventi di bonifica e, anche se le bonifiche si sarebbero concluse definitivamente solo a fine Ottocento con l’avvento delle macchine idrovore, l’Arca poteva comunque vantare di avere trasformato l’immenso acquitrino ricevuto dai Carraresi in fertili campagne densamente popolate, valorizzate dalla presenza di numerose case coloniche.

 

Dopo la vendita a privati da parte dell’Arca del Santo negli anni Settanta del ‘900, la Villa ha vissuto vicende alterne e oggi è possibile contattare il Comune di Anguillara Veneta (tel. 049 5387001) per concordare una visita.

 

Prima di ripartire da Anguillara vi consigliamo, però, una passeggiata fra gli antichi cippi di confineche delimitavano i possedimenti della Veneranda Arca del Santo: un sistema di manufatti in pietra su basamento di mattoni emergenti dal terreno risalenti al ‘500, che delimitavano il territorio un tempo di proprietà dell’Arca.


Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste

 

L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

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