Il GAL Patavino, assieme al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo disvela i segreti della bonifica secolare dell’area che va da dai Colli all’Adige in un programma di visite guidate per le scuole e per i turisti ma anche grazie a premi di laurea e laboratori didattici che avvicinano la comunità all’ambiente, all’acqua e al clima in contesto naturale fortemente modificato dall’uomo
È una storia di quasi 900 anni quella della bonifica del bacino Adige Euganeo. Un percorso di comunità, le cui prime testimonianze organiche risalgono all’intervento dell’ordine dei Benedettini del Monastero di Santa Giustina, tra il XII e il XIII secolo che scelsero di sottrarre all’acqua stagnante ampie aree trasformando quello che poco prima erano acquitrini insalubri in ricco terreno coltivabile.
Da quei primi interventi di epoca medievale la storia delle bonifiche dell’area che va Dai Colli all’Adige si intreccia con quella profonda delle comunità che si sono insediate nell’area, trasformando natura e cultura. Un percorso che ha visto l’intervento dell’uomo ripetersi nell’arco di quasi 9 secoli addolcendo un territorio selvaggio e trasformandolo in uno scrigno colmo di tesori.
Il GAL Patavino, assieme al Consorzio di Bonifica Adige Euganeo, hanno deciso di dare valore all’acqua e all’ambiente tramite una serie di attività promozionali, informative ed educative dedicate alle scuole, ai tour operator e ai turisti dell’area ma anche ai laureandi istituendo 2 premi universitari per le tesi di laurea che abbiano come focus proprio quello della bonifica.
In collaborazione con gli istituti scolastici del territorio, GAL Patavino e Consorzio di Bonifica Adige Euganeo sono promotori di una serie di attività di approfondimento e divulgazione dedicate agli studenti delle scuole superiori del territorio della Bassa Padovana, con attività di animazione in classe, visite guidate presso impianti di bonifica e luoghi del territorio di alto valore paesaggistico e naturalistico. Lo scopo è quello di creare, insieme a insegnanti e ragazzi, un percorso di approfondimento per sviluppare un progetto di valorizzazione delle risorse idriche del Consorzio Adige Euganeo.
Il percorso informativo-divulgativo sul tema della bonifica idraulica e dei cambiamenti climatici è stato pensato per gli Istituti Superiori a indirizzo agrario del territorio del GAL.
E mentre i progetti ad alto tasso d’innovazione che permetteranno di coinvolgere tour operator e turisti sono in piena fase di implementazione (saranno disvelati solo tra pochi mesi) lo studio e la ricerca attorno ai temi della bonifica dell’area rimangono centrali per una comunità la cui storia si intreccia profondamente con l’azione dell’uomo sul territorio.
«Il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo ha avviato un percorso di collaborazione con il GAL Patavino che guarda alle nuove generazioni in modo particolare» spiega il presidente Consorzio di Bonifica Adige Euganeo Zanato. «Competenze, sensibilizzazione e diffusione della conoscenza sul tema dell’azione di bonifica del territorio sono al centro di una sinergia che mira a coinvolgere i giovani delle scuole e delle università con un approccio innovativo. È un modo per diffondere il valore dell’azione di bonifica, anche per rinnovare il ruolo della bonifica idraulica in un territorio in termini ambientali, economici e identitari».
«Per noi è fondamentale valorizzare il tema della bonifica idraulica secondo diverse prospettive» dichiara il presidente del GAL Patavino Federico Miotto. «In primis sollecitando presso i giovani la conoscenza delle dinamiche ambientali che caratterizzano il territorio e poi promuovendo iniziative di sviluppo turistico che spieghino il ruolo della bonifica nella definizione del paesaggio, dell’economia e della storia delle nostre zone. Abbiamo manufatti di eccezionale valore storico e aree umide di grande interesse ambientale che possiamo inserire in percorsi di attrazione turistica. La collaborazione con il Consorzio Adige Euganeo ci ha consentito di raggiungere risultati importanti»