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Territori BIO: sostenibilità, economia e cultura

Territori BIO: risultati, conclusioni e prospettive dal Convegno finale

Tra gli interventi  segnaliamo i dati e le informazioni sulla sostenibilità economica che l’Università di Padova (Dipartimento TESAF) ha condiviso coinvolgendo la sfera sociale e dello sviluppo sul bio. (minuto 27.05)

A seguire la sintesi dell’intervento del Direttore del GAL Patavino Giusy Botti dal titolo “il ruolo del Gruppo di Azione Locale in una rete innovativa”.

GAL sta per Gruppo di Azione Locale, e preferisco sempre specificarlo perché i GAL spesso non sono molto conosciuti.

Ogni GAL rappresenta un partenariato, quindi una rete di portatori di interesse che si impegnano a pianificare e investire nello sviluppo di un ambito territoriale. Un ambito territoriale che ha le caratteristiche di ruralità (per superficie agricola, densità di popolazione, etc.), e sul quale viene attuato Piano di Sviluppo Locale che dura 6 anni.

Il territorio del GAL Patavino è composto da 44 comuni tra i Colli Euganei e l’Adige, e tra i temi di sviluppo non potevano mancare l’ambiente e le pratiche agricole sostenibili, così come la cooperazione e l’innovazione.

I GAL potevano sostenere la cooperazione per l’innovazione, e siamo riusciti a realizzarne 6, su vari temi. Due di questi sono considerati progetti chiave per l’area, dato che sono dedicati a sviluppare risposte innovative a bisogni che da tempo interessavano il territorio.

Con il progetto di cooperazione Biomassa A+, il partenariato ha sviluppato un modello di gestione degli scarti da potatura in una filiera di energia a biomassa. Da questa iniziativa è nato il progetto Remed, che chiude il cerchio della filiera con un’azione pilota presso l’azienda agricola dell’Abazia di Praglia.

La seconda cooperazione innovativa di RISORSA, invece, vede per la prima volta le cantine del territorio investire con un unico obiettivo. Quello di migliorare la gestione della risorsa idrica e dei fitosanitari, riuscendo anche a dare valore agli aspetti ambientali verso il potenziale cliente che può leggere la sostenibilità delle cantine con le mappature offerte dalle nuove tecnologie.

Il GAL tuttavia non investe solo con il Piano di Sviluppo Locale.

Infatti il regolamento europeo che definisce il ruolo dei GAL sui territori rurali di tutta Europa li invita a potenziare il Piano di Sviluppo Locale con altre iniziative e progetti, e la partecipazione al progetto Territori Bio è un esempio di come il GAL Patavino risponde a questo invito.

Aver svolto attività di comunicazione e di animazione per Territori Bio, anche coinvolgendo le Associazioni di Categoria Agricola socie del GAL, ha significato portare il territorio in una prospettiva più ampia, in un Partenariato Europeo per l’Innovazione PEI che è stato riconosciuto dalla Regione del Veneto. Un PEI che ha investito su temi concreti come il biologico, secondo una prospettiva non solo di servizio alle imprese agricole, ma anche di visione verso un cambiamento culturale e di responsabilizzazione.

Gli strumenti e i servizi attivati dal progetto sono una risorsa a cui possiamo attingere oltre la chiusura del progetto, così come la rete di partner è un riferimento sul tema che coinvolgeremo anche nel prossimo periodo programmatorio europeo.

Il lavoro ora è mantenere vivi i risultati del progetto, per proseguire negli obiettivi a lungo termine.

 

Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020

Organismo responsabile dell’informazione: Cantina Colli Euganei Soc . Coop. Agr .

Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR e Foreste

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