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La via dell’Adige: un itinerario su due ruote nel cuore della Bassa Padovana

Sempre alla ricerca di nuovi spunti e idee per il tempo libero, oggi vi raccontiamo un itinerario ad anello nella Bassa Padovana, che potete fare in bici (circa 55 km complessivi pianeggianti, su strade asfaltate e in alcuni tratti su strada bianca).


Il percorso parte dal piccolo centro di Boara Pisani dove spicca la bellissima Barchessa Pisani e imbocca l’argine sinistro risalendo il corso del fiume Adige fino al comune di Piacenza d’Adige. Lungo questo tratto di strada si incontrano diversi abitati: Barbona, con la Barchessa Morosini, i fontanazzi (detti anche “boiji”), ossia punti in cui le acque del fiume riemergono spontaneamente formando piccole pozze, e i resti del ponte di legno che collegava questo lato del fiume al paese di Lusia e che fu distrutto al termine del secondo conflitto mondiale, e Ca’ Morosini, frazione del comune di Sant’Urbano, dove si trova la Rotta Sabadina, un’importante opera di architettura idraulica costruita nel XVI secolo, e dove, appena sotto l’argine, è possibile scorgere i resti di un’antica casa di campagna nella quale soggiornarono in passato diversi famosi pittori tra cui Emilio Vedova, Afro Basaldella e Giuseppe Santomaso. 


Arrivati nell’abitato di Piacenza d’Adige, si prosegue sulla strada asfaltata in direzione Ponso e si imbocca sulla destra, subito dopo il piccolo ponte, l’argine sterrato del Fratta/Gorzone. Lungo il percorso si incontrano le idrovore La Colonna e Frattesine e, a Vighizzolo d’Este, il Ponte delle Tre Canne, una costruzione in pietra realizzata intorno al 1563 per volontà del Magistrato alle acque della Repubblica di Venezia al fine di bonificare il “lago de Vigizuol”, il lago di Vighizzolo.


L’itinerario che vi suggeriamo segue a questo punto l’argine, sulla destra, arriva nuovamente nel comune di Sant’Urbano e attraversa il ponte per imboccare l’argine nuovamente sulla sinistra. Nel territorio del comune di Villa Estense si ammira prima l’imponente mole di Villa Grompa Paradiso (oggi purtroppo in stato di abbandono) che si staglia sulla sinistra e, subito il Bosco dei Lavacci, ultimo testimone delle antiche paludi e valli che caratterizzavano la Bassa Padovana prima delle bonifiche.


A Vescovana si incontra la cinquecentesca Villa Pisani Bolognesi Scalabrin e da qui si imbocca la via del ritorno, in direzione della frazione di Santa Maria d’Adige e, una volta raggiunto l’argine del fiume Adige, Boara Pisani.

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