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#DAICOLLIALLADIGE – PRESS TOUR 14-15 Maggio DEDICATO ALLE ABBAZIE E AI MONASTERI DEI COLLI EUGANEI

Questo maggio abbiamo invitato per il weekend 14-15 maggio 5 partecipanti tra giornalisti, influencer e blogger, portandoli alla scoperta di alcuni Comuni dei Colli Euganei. Grazie a questa iniziativa di due giorni dal tema “Grandi abbazie e monasteri di eremiti” hanno visitato i Comuni di Torreglia, Teolo, Rovolon e Galzignano Terme, con lo scopo di conoscere e far conoscere il territorio.

Il press tour ha interessato diversi sentieri del Parco Regionale dei Colli Euganei che conducono agli Eremi. La prima esperienza è stata un trekking dalla Pieve di San Sabino al Monte Rua a Torreglia, che ospita sin dal 1339 un eremo camaldolese. E’ seguita la visita all’Abbazia di Praglia a Teolo, dove è stato possibile ammirare i quattro chiostri, la cinquecentesca Sala del Capitolo impreziosita da uno splendido affresco a tutta parete di una Deposizione del Cristo, e la chiesa abbaziale dedicata alla Beata Vergine Maria Assunta, costituita da tre ampie navate e decorata all’interno con degli splendidi affreschi di G.B. Zelotti. 

La tappa successiva è stata il Santuario di Monteortone ad Abano Terme, legato alla leggenda dell’immagine della Beata Vergine recuperata nel 1428 da un cavaliere malato in una sorgente, subito divenuta oggetto di culto. 

Dopo aver percorso a piedi il Salto della Volpe, da cui si gode di un suggestivo panorama dei Colli, il tour si è concluso con la visita all’Antica Chiesa di S. Antonio Abate, costruita sui resti di un antico monastero accanto ad una grotta; qui, secondo la tradizione, avrebbe trascorso la sua vita in solitudine e silenzio Santa Felicita, una padovana vissuta tra VIII e IX secolo.

I partecipanti sono stati ospitati presso la Casa per Ferie San Marco: originariamente era il cinquecentesco convento degli Eremitani di S.Agostino della Beata Vergine Maria di Monteortone. Nel 1937 tutta la proprietà fu acquisita dai Salesiani di Don Bosco che adattarono il monastero a seminario teologico e nel 1970, ritiratisi i seminaristi, lo risistemarono come “Casa per Ferie” quale è tutt’ora.

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