Con i nostri itinerari #daiColliallAdige, seguiamo oggi il corso del fiume #Adige per arrivare a #Castelbaldo lungo l’argine a ovest del paese, dove, poco lontana da un antico agglomerato – forse un convento – sul tessuto murario del quale spuntano antichi elementi, sorge la piccola Chiesa della Madonna della Neve.
Tracce della sua storia appaiono in documenti della fine del ‘600 e del 1776, anno in cui furono eseguiti lavori di rialzamento e aggiunte; tuttavia anche sulle murature del tempietto emergono tracce di un più antico passato: finestrelle di tipo romanico appaiono infatti sulle murature del lato sud, assieme a grosse pietre di recupero.
Sono chiare inoltre le arcatelle del primitivo cornicione e nel complesso evidenti sono le dimensioni dell’intera antica costruzione. Il tutto avvicina le linee dell’antica chiesetta alle “sorelle” – pievi o piccole parrocchiali della nostra Sculdascia – costruite intorno all’anno Mille. All’interno, l’altare della Vergine è inserito nel contesto di un Barocco tardo e popolare, mentre la piccola aula è coperta dalle capriate della settecentesca sopraelevazione.
Quella di Castelbaldo è sempre stata terra di confine: il fiume, infatti, con le sue acque veloci era in quei tempi sicuramente da considerarsi terra di nessuno, o meglio acqua di nessuno e attraverso quell’acqua potevano arrivare veloci nella notte molte imbarcazioni nemiche e attaccare villaggi, distruggere raccolti, fare scempio di vite umane.
Nel 1292 il Comune di Padova, padrone di tutta la “Sculdascia” fino al fiume Fratta, decise di mettere a guardia del grande fiume un’opera di rilevante importanza strategica: un forte castello, difesa estrema contro i ferraresi e i tracotanti veronesi. E proprio da questa fortificazione e dal nome dell’allora podestà di Padova – Lambertuccio dei Frescobaldi – deriva molto probabilmente il nome del paese.
Del castello restano oggi solamente alcune bozze schematiche su cartine topografiche del Quattro-Cinquecento, ove appare circondato d’acqua, composto da un recinto di mura ad andamento quadrato e con un solo mastio centrale.
A Castelbaldo è possibile ancora oggi trovare qualche vetusto edificio che testimonia delle sue antiche origini: per esempio il palazzetto detto “La Rotonda” (dalla forma di una balaustra lignea del suo interno) di cui non esistono documenti che ne determinino la precisa epoca, ma che per le sue linee cinquecentesche ed altre sue peculiarità, desta un certo interesse.
Questa domenica 17 giugno il bike tour tra Ville e oratori in programma con le #visiteguidate #gratuiteattraverserà diversi luoghi della #BassaPadovana: Merlara, Urbana, Casale di Scodosia e anche Castelbaldo e la sua Chiesa della Madonna della Neve. Per orari, info e prenotazioni è possibile consultare la pagina:
www.collieuganei.it/storia-territorio/
Iniziativa finanziata dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020
Organismo responsabile dell’informazione: GAL Patavino
Autorità di gestione: Regione del Veneto – Direzione AdG FEASR Parchi e Foreste
L’iniziativa è sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo